giovedì 5 febbraio 2009

Il negozio del riciclo

L'idea parte da quella di una serie di negozi in franching dove il cittadino porta i suoi scarti di materiale post consumo selezionati e differenziati. Qui vegono pesati e pagati in base alla quotazione dei materiali pubblicate da Sole 24 ore. Tanto per fare un esempio: un chilogrammo di PET (plastica) è quotato 20 centesimi, un chilogrammo di lattine in alluminio 60 centesimi e un chilogrammo di carta 8 centesimi.Con questa novità si sviluppa una idea di autoresponsabilizzazione capitalistica della gestione dei propri materiali post consumo (impropriamente detti 'rifiuti').Facendo sistema con un serio piano industriale di sviluppo, l'idea è molto intelligente, in quanto fa capire a tutti i cittadini che i materiali post consumo hanno un valore enorme e gettarli, sotterrarli, bruciarli è una cosa assurda, completamente anti-industriale oltre che antieconomica ed antiecologica. Un modello come questo puo' aiutare la nostra società ad avviarsi culturalmente verso l'idea di Rifiuti Zero, in quanto gli 'scarti' cambiano completamente di prospettiva. Si capisce che hanno un VALORE!

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